Oltre (1999)
AUTOMI
A.
FG
TRASPARENZE
SUONI
“PERCEZIONI”
ESPLOSIONI
D’ICONE
IL
RESPIRO
Colui
che divide
La città
dei morti “--------------“
Pantomime
“Audio”
OLTRE
Riflessione
1 “la chiave” “Dimensioni”
Riflessione
2 “bagliori”
Riflessione
3 “arcobaleni”
Ho colto
un fiore
secco
nel sole
come in
un quadro
dipinto
l’autore ha
riposto
le sue
ali
ritagliandone
il nome.
AUTOMI
A F.G. autunno 1999
Scalda
i cuori
degli angeli
ovunque
l’eterno
splendore
nell’Universo.
22/12/99
Traspare
nella
notte il giorno
riflesso il
sole
Illumina
la volta
Complice
la luna
2000
(SUONI)
Riflesse
Le
stelle hanno rivolto gli sguardi
Valli
ricolme
Mari
Orizzonti
Echi dai
piccoli chiarori
Monoliti
di sabbia raccontano
- come
tavole incise -
le
memorie della
grande
montagna
Traccianti
fili rossi
Pulsano
nelle galassie
Impigliando
come spine
I nostri
corpi
“Esplosioni”
Fasci di
luci
Connessioni
Energie
Cullano
L’evolvere
dei vagiti
Ricordi
lontani
Dimenticati
profumi
Nei
rumori d’acqua
Nelle
irrequiete stanze
Ricoprono
Espansioni
d’ombre
Sulle
paludi
Inesplorate
Rigide
fiaccole
Comete
invaghite dagli spazi
ICONE
Il
respiro
S’illumina
il suo volto
Irradiato
dal sole
Un
sorriso dipinto
dal
tempo
ne
compone la maschera oscura
riposto
nel sudario
all’intorno
celle aperte
addobbate
da abbondanti frutti
Numerose
genti
raccolte
in preghiera
numeri tracce file
nei
silenzi risuonano gli orizzonti
“Colui
che divide”
Nell’ombra
dei silenzi
vetri
profili
barricate
raccolgono
la ceralacca
delle stelle
cadenti.
“la Città
dei Morti”
un’isola emerge
nel sole
all’intorno
la
tiepida
luce della
mattina
Pantomima
Piano Piano
Si
svuotava
La
bellezza dal suo volto
Come
acqua
Nel
deserto
“Il sole ne
ridisegnava i tratti”
“AUDIO”
belli freddi
tinti paralizzati
Introvabili Cristallizzati
nessuno
alla
clonazione?
in
viaggi senza ritorno
nessun
battito!
OLTRE
Si
riflettono
nelle campane di vetro
le maschere
d’acciaio
I circuiti
riverberano il rosso
Pulsare
del vuoto
Nei
vortici
della speranza
l’essere uomo
OLTRE
LA FRONTIERA
LA FRONTIERA
“DIMENSIONI”
“LA
CHIAVE”
Noi
viviamo nelle tracce trovate e tramandateci ed in ciò che facciamo
E’
angosciosa la previsione, sensazione dello svolgersi delle cose, conseguenza
delle stesse, che corrono
E inerme
guardi/senti/vivi
“le subisci”
“BAGLIORI”
Chiusi
in cerchi concentrici
da muri
invisibili
trasportano
involucri
trasparenti
in
stanze multicolori
S’aprono
come petali
ai
bagliori
di latta
Inermi
si nutrono della sua linfa
Avidamente
ne
tingono di rosso
le
pareti
e
s’imprimono sulla rugiada
Le
stelle cadenti ne segnano il passaggio!
gravitando
verso il centro
MODULI IN SERIE
a circuiti laser
Simbiosi
dell’essere
“arcobaleni”
Spesso
si accusa gli intellettuali E/O gli artisti di essere e/o di vestire
un
colore politico
ma
“quell’artista,
intellettuale che cerca la verità
veste i
colori
dell’arcobaleno”
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