giovedì 9 marzo 2017

Oltre (1999)

AUTOMI


A.   FG

TRASPARENZE

SUONI “PERCEZIONI”

ESPLOSIONI D’ICONE

IL RESPIRO

Colui che divide

La città dei morti “--------------“

Pantomime

“Audio”

OLTRE

Riflessione 1               “la chiave”  “Dimensioni”

Riflessione 2               “bagliori”

Riflessione 3               “arcobaleni”





Ho  colto   un  fiore
     secco  nel  sole

come in un  quadro
          dipinto
l’autore  ha  riposto
le sue ali
ritagliandone il nome.




AUTOMI



                        A F.G.  autunno 1999



Scalda i  cuori

  degli angeli

ovunque l’eterno
splendore
nell’Universo.




22/12/99



Traspare

nella notte   il giorno

riflesso  il  sole

Illumina la volta



Complice la luna




2000
                             (SUONI)




Riflesse

Le stelle hanno rivolto gli sguardi

Valli ricolme
Mari
Orizzonti

Echi dai piccoli chiarori

Monoliti di sabbia raccontano
- come tavole incise -
le memorie  della
grande montagna

Traccianti fili rossi
Pulsano nelle galassie
Impigliando come spine
I nostri corpi





“Esplosioni”

Fasci di luci
Connessioni

Energie
Cullano
L’evolvere dei vagiti

Ricordi lontani
Dimenticati
                 profumi

Nei rumori d’acqua
Nelle irrequiete stanze
Ricoprono
Espansioni d’ombre

Sulle paludi
Inesplorate

Rigide fiaccole
Comete invaghite dagli spazi
                ICONE




Il respiro



S’illumina il suo volto
Irradiato dal sole

Un sorriso dipinto
dal tempo
ne compone la maschera oscura

riposto nel sudario

all’intorno
              celle aperte
addobbate da abbondanti frutti

Numerose genti
raccolte
            in preghiera

numeri     tracce     file

nei silenzi risuonano gli orizzonti




“Colui che divide”



Nell’ombra dei silenzi

      vetri    profili

        barricate

raccolgono la ceralacca
delle  stelle  cadenti.




“la Città dei Morti”



un’isola  emerge 
                       nel  sole

all’intorno
            la  tiepida
            luce della
              mattina





Pantomima



Piano  Piano
Si svuotava
La bellezza dal suo volto

Come acqua
Nel deserto
  “Il sole ne
   ridisegnava i tratti”





“AUDIO”



belli          freddi

tinti           paralizzati

Introvabili  Cristallizzati

      nessuno
alla clonazione?

in viaggi senza ritorno
nessun battito!





OLTRE



Si riflettono
               nelle campane di vetro
le  maschere  d’acciaio

I  circuiti  riverberano  il  rosso
Pulsare del vuoto

Nei vortici
              della speranza

               l’essere  uomo

                              OLTRE
                LA FRONTIERA






“DIMENSIONI”

“LA CHIAVE”   



Noi viviamo nelle tracce trovate e tramandateci ed in ciò che facciamo

E’ angosciosa la previsione, sensazione dello svolgersi delle cose, conseguenza delle stesse, che corrono
                 E inerme
                 guardi/senti/vivi
                   “le subisci”





“BAGLIORI”


Chiusi in cerchi concentrici
da muri invisibili
trasportano involucri
trasparenti
in stanze multicolori

S’aprono come petali
ai bagliori
di latta
Inermi si nutrono della sua linfa
Avidamente
ne tingono di rosso
le pareti
e s’imprimono sulla rugiada

Le stelle cadenti ne segnano il passaggio!
gravitando verso il centro

MODULI IN SERIE
a circuiti laser

Simbiosi dell’essere





“arcobaleni”



Spesso si accusa gli intellettuali E/O gli artisti di essere e/o di vestire
un colore politico

                              ma

“quell’artista, intellettuale che cerca la verità
veste i colori

dell’arcobaleno”

Nessun commento:

Posta un commento