APOCALYPSE
FERMO FERMO
I CAMMINI
AUT ----
A U
T -
ARRESTO BLOCADO
CHIUSO
CERRADO IMPLOSIONE
NO PENSIER NADA
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IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
FRAGILITA’ virtuali
RINASCITA
CICLO
CONTROLLO
APRI LE “PORTE”
SUONO LUNGO
FRAGILITA’ virtuali
negli schermi ripetitivi
Scontati messaggi
artefatti / insipidi
nelle onde senza senso
nei torpori
culturali
tunnel senza
uscite
IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
Barriere all’espressione
“Prigioni”
IIIIIIIIIIIIIIIIIIII (senza tempi)
I m p l o s i o n i
RINASCITA
I N R A S
C
A T I
Una semplice parola
di vita
primordiale
CICLO
Draghi
marini dalle folte
increspature
si fanno forza
/schiuma
sulla marea/
i
gabbiani ammirano, sulle rocce,
il
tramonto e l’ultimo sole
CONTROLLO
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INFINITE CHIUSURE
INFINITI MURI
INFINITE PRIGIONI
Ossessivo controllo
1855-1955 (suono lungo – memorie)
Fremono i pensieri
come laser segnano la sabbia
incidendo arterie
su letti di
conchiglie.
Al largo delle coste risalgono
le correnti sugli scogli spumeggianti
- disseminati di cocci
onde irrequiete
percorrono i sentieri.
Negli schemi ripetitivi, le fragilità virtuali, sono evidenti nelle società di oggi. In Apocalypse questo viene messo in rilievo accanto alla parola Rinascita. L.F.
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