martedì 21 marzo 2017

APOCALYPSE

FERMO     FERMO   I   CAMMINI
AUT     ----     A    U    T    -
ARRESTO          BLOCADO
CHIUSO
CERRADO   IMPLOSIONE
NO PENSIER        NADA
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII


FRAGILITA’ virtuali
RINASCITA
CICLO
CONTROLLO
APRI LE “PORTE”
SUONO LUNGO



FRAGILITA’  virtuali
negli schermi ripetitivi
Scontati messaggi
artefatti / insipidi
nelle onde senza senso
       nei torpori
                          culturali
tunnel  senza  uscite
IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
Barriere all’espressione
     “Prigioni”
IIIIIIIIIIIIIIIIIIII (senza tempi)
      I m p l o s i o n i



RINASCITA

I    N    R     A    S
  C     A     T     I
Una semplice parola
                  di  vita  primordiale
 


CICLO

Draghi marini dalle folte
increspature si fanno forza
/schiuma sulla marea/
i gabbiani ammirano, sulle rocce,
il tramonto e l’ultimo sole



CONTROLLO

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INFINITE CHIUSURE
INFINITI MURI
INFINITE PRIGIONI

Ossessivo controllo



1855-1955   (suono lungo – memorie)
    
Fremono i pensieri
come laser segnano la sabbia
incidendo  arterie  su  letti  di
                                 conchiglie.
Al largo delle coste risalgono
le correnti  sugli scogli spumeggianti
                            -  disseminati di cocci

onde irrequiete
percorrono i sentieri.





1 commento:

  1. Negli schemi ripetitivi, le fragilità virtuali, sono evidenti nelle società di oggi. In Apocalypse questo viene messo in rilievo accanto alla parola Rinascita. L.F.

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