“IN CAMMINO”
le
varie identità, figure concrete, ricche di sfumature.
Spessori
solidali sulle tracce lasciate dai pellegrini.
Sono
trattati temi come la speranza, il futuro, le generazioni violate, i diritti di
un mondo multiculturale, dal quale emergono valori profondi.
Argomenti
forti, essenziali, raccontati con riflessioni ed ironia.
“Frontiere
di un nuovo teatro”
TEATRO
In
viaggio “camminando” (in cammino)
(commedia in due attimi)
FONTANA
ANGIOLETTA FERRARI MARINA
Dedicata
a colei che ha fatto sì che ciò potesse accadere
Dott. Barbara Masotto
ELETTRA : Alla ricerca dell’eldorado della vita,
come un
continuo flusso sanguigno, le persone
si
susseguono lungo il cammino
Questo
fluire intenso arricchisce e crea
Idee,
amicizie, opinioni, ricerche, riflessioni,
domande e
risposte preziose.
Olà
Buen camino
ANGELO
(IL NARRATORE)
ELETTRA
(SOTTOVOCE)
PETER (ramingo)
LUCIA
EXPERANZA
MARIA
LURDES
DELIA
ALARA
MARCO
Premessa
ELETTRA
- Scrigni
racchiusi in uno specchio d’acqua.
Canti, danze, brindisi,
giocolieri, mangiafuoco, rumori
si levano sul borgo a
tracciare la VIA.
I pensieri
ci guidano sulle
asperità di infiniti
mondi
dove tempi (diversi)
scandiscono i rintocchi dell’anima
vagabonda (sazi della stantia quotidianità imposta)
Stando alla finestra nell’attesa della grande partenza,
fremono gli alberi.
Passo dopo passo le parole
prendono forme all’intorno.
Tra ciechi
passaggi il vento
ci accompagna lungo
il
Cammino gemendo silenzioso.
ANGELO
- PETER (il cantastorie,
ramingo) racconta all’Angelo i propri travagli, ai margini del cammino.
Non trova
quiete nelle città omologate. Nazioni che vivono nei video
delle città
riflesse “Connettori senza fili”
Ricerca se
stesso nel cammino solitario nella fatica quotidiana, dove la sofferenza fa
capire l’essenza della vita.
ANGELO
– Experanza, allegra, piena di vita, tenace, solare, viene dalle Gran Canarie
Dove vai
EXPERANZA
- Camminando camminando
cerco - ricerco me stessa
experanza
ANGELO
- Bella
parola
E tu come ti
chiami? “ EXPERANZA”
ANGELO- Amica mia.
Come ammirare un quadro di Picasso.
ELETTRA - Mentre i canti sulla gioia di vivere dei gruppi
spagnoli, solidali festanti rumorosi e
allegri, allietano le fatiche del cammino. Olà:
un tam tam costante sul cammino
ANGELO
- Olà, dalla severa Scozia un’allegra minuta,
apparentemente fragile signora sui 70 anni , affronta il cammino nella fatica
arricchita dai ricordi di canzoni dei paesi lontani conosciuti nell’infanzia.
Amica del dialogo viene dal freddo della Scozia a cercare momenti unici
d’amicizia e calore. Invita a cantare canzoni di Zucchero e Pavarotti, incoraggiando
a camminare veloce… si mette a cantare
a squarciagola…….
ANGELO
- Gruppo
molto affiatato di Bergamo, abituato ad un territorio di
montagna simile a questo del
cammino. Gente simpatica e di preghiera.
ALARA
- e come te cerco la speranza buen camino
ANGELO - Di salita in salita, parlando
parlando, ma anche restando soli a cercare le proprie risposte, passo
rapido rapido con il tam tam di due bastoni trovati per strada. Di fatica in
fatica, olà da dove vieni
DELIA - dall’Equador ma lavoro nella
grande metropoli di Madrid mi chiamo Delia, olà buen camino
ANGELO - con il suo grande pesante bastone che risuona come un battito della
terra madre, insuperabile, immediata parla almeno 5 lingue, per lavoro si
prende cura degli anziani.
ELETTRA - Si dorme in camerate da otto a 30 persone dotate
di servizi, cucine, lavatoi,…
ANGELO - Maria Lourdes, suora della periferia di Madrid – Valladolid,
grandiosa nell’ascolto e nel dare agli altri. Già missionaria nell’america
latina, dispensa amore e allegria,
immediata, però ronfa non lasciando dormire la camerata……
MARIA LOURDES – silenzio che devo riposare
ELETTRA - Si inchinano i folti alberi al passaggio dei pellegrini, gli usignoli
allietano
con i loro
canti, gli animali al pascolo si avvicinano curiosi, una fila
interminabile
e costante crea il pellegrino lungo i selciati del Cammino.
Tra l’arte della natura
(boschi spontanei, ruscelli, acqua, sole,
nebbia,……… e l’arte dell’uomo,
(boschi coltivati, culture, allevamenti,
costruzioni chiese-abitazioni-pozzi-strade-vie-piazze), il Paesaggio
esprime la propria identità
nella continua ricerca della via segnalata da
cippi indicativi della meta
proiettata nel futuro.
ANGELO -
Due francesi, marito e moglie, partiti dalle Asturie, la signora con i
piedi pieni di vesciche che il marito le
cura costantemente, ma il dolore è tanto,
urlato dal monte Gozo.
Un’anziana, di corporatura robusta, statunitense, accompagnata da una
badante minuta filippina che la guida passo dopo passo urlandole dove
appoggiare i piedi sul percorso accidentato. La grossa grassa signora porta le
calze di contenimento ma è determinata nel cammino, nonostante le difficoltà.
Buen Camino
ANGELO
- Nazionalità: U.S.A., Canada,
Mexico, Australia, Italia, Corea, Francia, Giappone, Polonia, Brasile, Venenzuela,
Bolivia, Nicaragua, Onduras, Perù, Equador, Germania, Scozia, Inghilterra, Spagna,
Portogallo, Germania, Gran Canarie, Argentina, Cile, Ungheria,………… Tutto il
mondo, tanta tanta gente, persone ognuna
racchiusa in sè, ognuno con il proprio passo, lungo il cammino: tanti scrigni
preziosi.
ELETTRA - I tumuli, con foto di amici, cari scomparsi, un
paio di scarpe da bambina di colore rosa
Tracce sul
percorso.
Quanti
volti olà buen camino
Tutto il
mondo libero
ritrova le proprie radici
ANGELO
- Purificati
nella sorgente, si lasciano le proprie spoglie sugli alberi a testimoniare il
passaggio
ELETTRA
- Lunga è
l’attesa del rilascio della compostela. Tre ragazzi italiani di Milano, Brescia
e Torino, hanno fatto tutto il cammino francese e continueranno verso
Finisterre, sull’oceano. Sono disoccupati, anche se hanno 32-35 anni: hanno
l’età di mio figlio. Mi chiedo quale società non sia riuscita a dare valore a
queste generazioni, al futuro. Per me sono fiaccole che illuminano i cammini.
MARCO
–
Non abbiamo
lavoro, siamo laureati, cerchiamo la speranza
ANGELO
- Dopo tanta
sofferenza e fatica si salutano festanti davanti alla cattedrale
GRANDE CATTEDRALE
FOTO BACI ABBRACCI
SORRISI URLANTI AD
IMMORTALARE UN MOMENTO MAGICO,
UN ARRIVEDERCI
un fiorire di vere amicizie
e come girasoli
volgono lo sguardo
alla via
lattea
ELETTRA
- la
cattedrale, a mezzogiorno, si scalda, animandosi con i pellegrini. Le sue
arterie, si riempiono di energie.
Guardando in alto,
ascoltando l’elenco infinito
delle nazioni dei pellegrini presenti.
IL POETA – Orgogliosa di essere architetto e di potere
vedere realizzata tanta ricchezza di creatività di un collega americano entro
nella “Cidade de cultura” di Santiago, il deserto nella
cattedrale, specchio di oggi, vuoto
invaso dal nulla, anzi da due uccellini e da me, io ci sono presente.
Le idee bisogna coltivarle…
Porte alte 5
metri entrate e create
ANGELO
- A Santiago ho riveduto il “roncador”
(cioè chi ronfa) Mario, colui che non ha fatto dormire un dormitorio di 32
persone a Portomarin. Mi aveva offerto i tappi per le orecchie, che ho
rifiutato, poi lui che ronca se le è messe e fino al mattino dopo nessuno ha
dormito tranne lui. Spagnolo simpatico, ma ronca, ronca. Si difendeva dicendo che non era lui che
roncava ma mario, il bambolotto di pezza che portava sullo zaino.
Sono
attimi intensi, il rivedere le persone conosciute durante il cammino
Attimi
speciali di un tempo interminabile. Durante il cammino , diretti a finisterre,
un milanese raccontava del cammino portoghese, bellissimo e fisicamente meno
impegnativo di quello francese e di quello nordico che aveva fatto negli anni
precedenti.
Raccontava della bellissima
Lisbona, e delle città della costa . Un percorso da fare con calma, da godere
in compagnia perché è poco frequentato, ma
le strutture alberghiere e i sentieri funzionano.
ANGELO
– ALLA FIN DA
TERRE E DO CAMINO
IL RESPIRO DEL MARE
IL
POETA -
Vento d’Oceano
caldo e frizzante
con il profumo
di fresco
Le bandierine al
vento
le case arroccate
la piazza
mentre mi sussurra
amica
la brezza.
I gabbiani librano
liberi nell’azzurro
dell’oceano e del
cielo
come i pellegrini
racchiusi
nella propria
conchiglia di perle –
mentre disseminano
la via lattea
di stelle
Come un nido di gabbiano
racchiudo l’energia
dell’Oceano
in una collana di
conchiglie rare,
le mie radici, in
questo mare,
assaporano il vento
quando i pellegrini
affollano il porto
increduli.
ANGELO
- Un ramingo
scapigliato esce dalla scogliera, con un giubbotto nero a brandelli,
accompagnato dal suo cane inseparabile, cerca un po’ di cibo sulla salita
panoramica ed i gabbiani stanno in attesa.
IL
POETA -
Le onde che si
infrangono sugli scogli
Il mare che respira
Il sorgere del sole
che scintilla
Il tramonto con i
suoi riverberi d’oro
M E
L O D
I A
Il rientro fiero
dei pescherecci
inseguiti dal
cigolio chiassoso
dei gabbiani.
SI libra il vento
dal mare
suona le corde del
mio volto.
ANGELO
- Domani
cerco una conchiglia sulla spiaggia, metterò un fiore
sull’oceano, camminerò
nell’acqua, lungo la spiaggia.
ELETTRA
–
Bellissima
Finisterre
con le tue onde
blu,
le piccole barche a
motore,
il sole inebriante
la costa di sabbia
e rocce
il verde imperioso
delle colline
lussureggianti.
ANGELO - Seduta
sulla panchina del porto o sui litorali che costeggiano gli scogli di
Finisterre rimiro il mare festante e i rapidi e continui vocii dei gabbiani,
all’ombra di gigantesche palme, mentre
il vento del mare mi rincuora e il sole mi abbaglia.
ELETTRA
- Quando comincia a farsi sera i
gabbiani e gli altri uccelli vengono in
spiaggia o sugli scogli perché il mare si ritira e lascia alghe e pesci ai
propri compagni.
ELETTRA
- Alla fine del mondo e del cammino, all’inizio di
un nuovo percorso un continuo
rinnovarsi. L’Oceano ha ricucito le ferite della spiaggia aprendo un varco
all’insenatura, mentre risplende d’oro il percorso consueto inondato di
cocci di conchiglie.
ANGELO
- Il porto con i suoi poderosi frangi flutti si
insinua nella darsena amica, dipinta dalle imbarcazioni multicolori. Poderosi marinai caricano le barche d’argento e di blu dipinte dei loro tesori
che ritrovi nel museo-mercato del pesce
al porto. Un vocio di persone, il banditore e i compratori.
HOLA QUE’
ALEGRIA
Sulla piccola spiaggia due
bambine hanno costruito un nido per i gabbiani del mare fatto con sabbia e
acqua e riempito con sabbia. Le loro fatiche sono state riassorbite dal respiro
del mare all’alba ringraziando di questa ricchezza.
ELETTRA - La bambina
con i capelli brizzolati al porto, coccolata da tutti, sul mezzogiorno mi
ricorda quando ero bambina vivace e allegra.
ANGELO
- Due ragazze di Torino che hanno fatto tutti gli
800 Km senza avere problemi, mentre del loro amico partito per il “ percorso
primario” non sanno ancora nulla. Una delle due ragazze, alloggiate vicino alla
spiaggia, accusa una distorsione al piede procuratasi alla stazione dei bus di
Santiago, per scansare una persona. Parlando, ci siamo promesse che l’anno
prossimo ci troviamo sul percorso portoghese.
Maestosa la spiaggia de fora
sull’oceano.
Alla fine del
viaggio il vento dell’oceano suona le pagine dei miei appunti
come
note…………………Musica d’onde
Buongiorno, ovunque
tu sia EXPERANCIA
ANGELO
- Sconosciuto: ha impresso il suo nome
sulle assi di un letto a castello MARIANO TARAN CON PASSATO IL 10.10.2010
Ho chiesto a un volto solitario, com’è stato il cammino: duro
all’inizio poi OK.
Trè bien.
Un volto in ascolto da bambina
determinata dalla Germania che ha fatto tutto il percorso francese, fino a
Finisterre, si concede un’attimo di pausa al porto, mentre mangia una mela, con
tranquillità e scrive delle note e impressioni su un quaderno a quadretti, con
grande soddisfazione.
Una
signora inglese, di origine tedesca, di bell’aspetto, ma triste le si avvicina
chiedendole gli orari degli autobus per Compostela. La ragazza, solidale le
allunga un foglio con tutti gli orari. Si parlano per una mezz’ora in tedesco
raccontando le proprie vicissetudini . Poi, dopo un saluto cordiale e fraterno
ognuna segue la propria via.
IL POETA -
Osservando e fotografando l’anima del sole all’alba sul mare, con i suoi
riverberi, ascoltando il respiro del mare. Posato un fiore sulle acque agitate,
raccolto conchiglie sulla spiaggia, strappato una stella marina aggrappata alle
forti alghe, salutato i gabbiani rumorosi, inebriati dai loro canti.
ELETTRA -
Qui è dove il tempo non passa mai e ti inebria Il porto frenetico davanti agli
occhi, i peregrini costanti, in flussi continui alla ricerca della sorgente
(fonte).
Capo del mondo, faro di Finisterre Km. 0.000 del cammino, pieno di
gente. Emozionante l’avere posto la propria testimonianza al faro e la corona
delle persone che contemplano il tramonto sull’oceano, dove il sole con il suo
manto luminoso sul mare accoglie i pellegrini.
ANGELO -
Tornando dal faro ho incontrato un volto amico, il milanese che ha fatto il
percorso portoghese, ci siamo dati la mano e salutati, domani torna a
Compostela e poi a Milano.
Olà la voce ricorrente durante le salite e le discese, scogliere
fantastiche, bellissimi e curati paesaggi.
Un
indiano d’america con due penne d’aquila sul capo, la pelle ambrata, fiero delle sue origini, grandioso nella sua
bellezza.
Sulla banchina del porto ho trovato un ragazzo conosciuto a Porto Marin,
voce roca, barba lunga. Allora era solo, ora ha trovato una compagna delle
marche. Erano abbracciati sulla panchina al porto avvolti in una coperta di
lana, in una giornata uggiosa, a mirare il mare come gabbiani. Mi ha salutato,
io a stento l’ho riconosciuto, scambiati gli auguri. Sono felice, alla fine del
mondo puoi trovare anche una rinascita.
ELETTRA -
Al largo le barche da pesca fanno avanti e indietro lambendo la costa
frastagliata, quando emerge una pinna,
sembra un pescecane, ma guardando meglio erano due pinne che ogni tanto
emergevano dall’acqua, era l’uomo del
mare, ammirato dai gabbiani e da me mentre si immedesimava nell’oceano e nel
suo respiro. Maestoso l’uomo dal volto del mare.
ANGELO -
Minuta, di statura bassa, proveniente dalla Corea , simpatica mi ha chiesto se parlavo inglese, ha pranzato con me e dopo avermi salutato, zoppicando si è
allontanata, eroica.
COME
LA SORGENTE
GOCCIA
DOPO GOCCIA
ALIMENTA
LA FOCE DELLA VITA
COSI’
I CAMMINI DELL’UOMO
PLASMANO
I TESSUTI SOCIALI DELL’UMANITA’
IN
UN ATTO
D’AMORE U N I V E R S A L E