martedì 3 marzo 2015

Flash


                                                      LO SPECCHIO
                                                      IL VIAGGIO
                                                      IL MAESTRO 
                                                      TRACCE
                                                      “OLTRE”
                                                     



LO SPECCHIO
         Il rumore dei ricordi vibra nella stanza dalle pareti di seta rossa, schermi come melograni rincorrono i nostri giochi.
Traspare nelle radici, l’assordante vociferare dei lavoratori accompagnato dal canto di mille pale d’acciaio.         Vola un airone tra i canaloni di ciottoli, sabbia e specchi d’acqua nel cui  riflesso un bambino percorre il suo cammino, come un  batter d’ali, s’imprime indelebile il sorriso.
Si accendono le calde luci della sera, le immagini si attenuano, i vocii aumentano e l’attenzione è unicamente dentro di te, nello specchio di chi hai di fronte nel riflesso sconosciuto.



    VIAGGIO
Lo sguardo vaga
mentre l’autobus corre
lungo i vicoli e le piazze
di Madrid. Leggo piccoli libri
di scrittori spagnoli.
Scrigni preziosi, che amplificano
le scene di chiaro/scuri dai caldi colori.



I GIGANTI  
                  “IL MAESTRO”

Uomini d’insaziabili
                          saperi
volgono lo sguardo lontano
                      oltre la conoscenza
abbracciano le storie degli uomini
lottano contro le assenze
insegnano illimitati sapori
Uomo di cultura, di conoscenza,
nel  sentirsi  
                   Poeta tra Poeti
                   Artista tra Artisti
                          Maestro di vita



Si intrecciano i viaggiatori
portati dal vento
bandiere che sventolano
al loro passaggio
   I  N C A N T I
le vite di uomini immortali
sulle strade del mondo
per sentirsi vivi

                           Tracce



“OLTRE”

Come un mendicante
elemosino la vita, frammento
invisibile di eternità
Si nascondono i segni della speranza
in barre IcomunicativeI
cadute come angeli
in pianeti esterni al sole
in software iridescenti
Mi sono ripresa i sogni
     e Pulsano profonde
                 le mie radici
    alte s’innalzano le
pendici del sacro calice

    nei profili dei tempi

Nessun commento:

Posta un commento